Riferimenti Normativi
La normativa che disciplina piste ciclabili, itinerari ciclabili, e mobilità ciclabile in generale è costituita da indicazioni della Comunità Europea, leggi e regolamenti nazionali, regionali e comunali.
Indicazioni dell’Unione Europea
- Libro arancio 1999 “Città in bicicletta, pedalando verso l’avvenire”;
- Libro verde 2007 “Verso una nuova cultura della mobilità urbana”;
- Risoluzione del Parlamento europeo sulla sicurezza stradale in Europea 2011 – 2020.
Normativa nazionale
- D.L. 30 aprile 1992 n° 285 e successive modificazioni: Nuovo Codice della Strada;
- D.P.R. 16 dicembre 1992 n° 495 e successive modificazioni: Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada;
- L. 366/98 “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”;
- D.M. 557/99 “Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”;
- D.M. 6792 del 5 novembre 2001 “Norme Funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.
Normativa regionale
- L.R 33/90 “Interventi per la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto”;
- Linee guida Zone 30 (Linea guida 10 – la rete dei percorsi ciclabili) giugno 2007.
Normativa provinciale
Normativa Comunale
- Regolamento edilizio (approvato ai sensi dell’art. 3, comma 3, della L.R. n. 19 del 08.07.1999 e s.m.i. con D.C.C. n. 53 del 05.07.2002).
- Piano regolatore generale comunale (Approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 31 - 9698 del 30/09/2008; rettificato con Delibera di Giunta Regionale n. 16 - 10621 del 26/01/2009; approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 44 del 16/11/2012).
Note
Sarebbe opportuno, in fase di revisione di alcuni dei regolamenti comunali, inserire riferimenti a favore della mobilità ciclabile e pedonale.
Nel regolamento delle Aree Verdi, tra gli arredi oggetto di adozione da parte di privati, si inseriranno indicazioni su rastrelliere (del formato adeguato) per il posteggio delle biciclette da installare nelle aree verdi.
Il regolamento delle Aree Mercatali prevederà esplicitamente l’incentivazione della mobilità ciclabile con la creazione di aree adibite a parcheggio per le biciclette.
Il regolamento per la manomissione del suolo pubblico prevederà l’obbligo (al di là di quanto già previsto dal codice della strada) di non interrompere o di creare alternative praticabili con priorità per pedoni e ciclisti; arrivando eventualmente alla chiusura al traffico veicolare se non c’è abbastanza spazio per le auto.
Il regolamento per il trasporto scolastico, che tratta il servizio “scuolabus” prevederà delle sezioni legate alla mobilità sostenibile da attuare come servizio che concorre a rendere effettivo il diritto allo studio. Il servizio non sarà sostituitivo dello scuolabus, ma andrà a completare l'offerta di mobilità sostenibile nei percorsi casa-scuola e scuola-casa/attività pomeridiane.
Questi interventi, se non lasciati solo sulla carta, daranno un chiaro indirizzo alle politiche di mobilità del Comune, rendendo evidente a cittadini, amministratori e, soprattutto alle imprese che si prendono cura del territorio che i soggetti più deboli in termini di mobilità debbano essere quelli più tutelati.
Una città a misura di bambini, anziani e diversamente abili, a piedi e in bici, sicuramente si adatterà anche alle esigenze degli adulti.
Il BiciPlan di Piossasco è in fase di definizione, quella che segue è una proposta che vi invitiamo a commentare dandoci consigli su come migliorare. Ogni proposta sarà valutata e presa in considerazione.
I capitoli del piano
- 1. Introduzione
- 2. Riferimenti normativi
- 3. Situazione attuale
- 4. Partecipazione
- 5. Attrattori e indice di accessibilità
- 6. La struttura della rete ciclabile
- 7. La moderazione del traffico
- 8. Sosta ciclabile
- 9. Criteri di qualità
- 10. Segnaletica
- 11. Attrezzatura per Pedelec
- 12. Accessibilità centro storico
- 13. Target specifici e mobility management
- 14. Politiche
- 15. Monitoraggio e valutazione
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