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D3 - Sangonetto

Avvertenza

Il percorso è in fase di definizione, quella che segue è una proposta che vi invitiamo a commentare ed emendare dandoci consigli su come migliorare. Ogni proposta sarà valutata e presa in considerazione.

Descrizione sintetica

La direttrice D3 parte dal centro visite del Parco Naturale del Monte San Giorgio e si sviluppa su strade secondarie (Strada della Madonna e via Piave), da via San Rocco si innesta su marciapiede ad uso promiscuo ciclopedonale proseguendo lungo tutta via Kennedy, attraversando via Pinerolo e percorrendo le vie Riva Po, Pellerino e Aleardi. Da qui prosegue in un tratto sterrato che sottopassa la Circonvallazione e continua parallelo a quest'ultima fino all'ultima rotonda nei pressi della sottostazione elettrica.

Il percorso è particolarmente piacevole perché percorre per buona parte delle strade lungo l'asse fluviale del Sangonetto e perché per lunghi tratti il percorso è all'ombra di filari alberati.

Anche in questo caso la segnaletica orizzontale e verticale è completamente assente. Ci risulta che il tratto di via San Rocco e via Kennedy sia classificato come marciapiede ciclopedonale.

Punti Critici

1 – Il tratto di via Piave ha una sezione stradale che non consente di creare una corsia ciclabile a meno che il tratto dal confine con Bruino a via San Rocco non venga trasformato in via a senso unico. La soluzione può essere quella di creare una zona 20 con priorità ciclopedonale sia con ostacoli fisici (dossi “berlinesi”, chicanes, ecc.) sia con segnaletica orizzontale (colore e materiale diverso del fondo stradale), sia con quella verticale.

2 – L'attraversamento di via Pinerolo non è segnalato ed è difficoltoso. Salvo modifiche dovute a lavori sugli edifici esistenti che potrebbero modificare la viabilità, la prima soluzione è quella di rendere evidente l’attraversamento pedonale con una colorazione evidente del fondo stradale e con adeguata segnaletica verticale.

3 – Alla fine di via Riva Po, in direzione via Pellerino, il marciapiede ciclopedonale termina in un'area parcheggio e poi in via Pellerino in cui manca completamente la segnaletica. Per ricavare una pista ciclabile bidirezionale è necessario restringere la carreggiata e rendere via Pellerino a senso unico.
Un cittadino ci ha segnalato e suggerito l’opportunità di istituire il senso unico su via Pellerino dalla chiesa SS. Apostoli (parcheggio escluso) fino all’intersezione con via del Molino in direzione del centro polivalente.

4 – Via Pellerino si innesta su via Pinerolo con una rotonda e qui la D3 ha un tratto in comune con la D1 (che però è sul lato nord della carreggiata). Una prima ipotesi può essere quella di adeguare gli attraversamenti di via Pinerolo (linea gialla nella mappa). La soluzione migliore è quella di rendere il marciapiede lato sud ad uso promiscuo (linea rossa nella mappa) almeno fino a via Aleardi.

5 – Via Aleardi è molto stretta dopo il centro commerciale Mercatò e verso Regione Valle Dusana. Il piano prevede di rendere a senso unico un breve tratto di via Aleardi (evidenziato in giallo sulla mappa) e di ricavare una corsia ciclabile nel medesimo tratto. La direttrice prosegue poi su Regione Valle Dusana (attualmente sterrata) per sfruttare anche il sottopasso sotto alla SP6.


Commenti

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2016-10-09 10:12:07
Concordo con la necessità di trovare una soluzione per via Piave.
2016-10-09 09:27:03
Vorrei sottolineare anch'io la pericolosità del transito ciclabile in via del Pellerino. La strada è stretta, le automobili tendono ad andare veloci, spesso ci sono auto parcheggiate sui lati. Propongo anch'io la creazione di un senso unico e una corsia dedicata alle biciclette.