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Tags: industriale, direttrici

D1 - Via Torino/Via Pinerolo

Avvertenza

Il percorso è in fase di definizione, quella che segue è una proposta che vi invitiamo a commentare ed emendare dandoci consigli su come migliorare. Ogni proposta sarà valutata e presa in considerazione.

Descrizione sintetica

Questa è la direttrice principale che permette di muoversi attraverso la città di Piossasco, toccando i principali attrattori e collegando i comuni limitrofi. Questa direttrice coinvolge anche il traffico da e per Torino e Pinerolo che sono i due poli principali a cui fa riferimento la città di Piossasco.

Punti Critici

1 – Zona Garola, di fronte ai condomini e agli esercizi commerciali la pista ciclabile si interrompe e il ciclista, in entrambe le direzioni, è costretto a convivere con il traffico su via Torino e con le auto parcheggiate di fronte ai caseggiati. La soluzione proposta è in due fasi. La prima (in rosso nella figura) sarà quella di evidenziare la corsia ciclabile con segnaletica orizzontale e verticale, la corsia proseguirà dritta dalla pista esistente, tra le auto parcheggiate e la carreggiata. Pur non essendo la soluzione migliore è comunque l’attuazione di quello che già avviene nei fatti. La corsia con fondo in vernice di colore diverso servirà a rendere gli automobilisti più consapevoli della presenza di ciclisti, sia in fase di parcheggio, sia in fase di passaggio sulla strada.

In prospettiva è previsto un P.E.G. che consentirà di spostare l’asse stradale più a sud e, di conseguenza, realizzare due chicanes. Questa operazione consentirà di avere spazio per spostare la ciclabile a ridosso degli esercizi commerciali, di arretrare le auto parcheggiate e di ridurre la velocità delle auto in transito su via Torino.

In entrambi i casi si dovranno installare alcune rastrelliere di fronte ai negozi.

2 – Tratto di via Pinerolo dalla rotonda con via Susa all'intersezione con via Trieste. La pista ciclabile si interrompe e la strada si restringe. L’unica soluzione per far proseguire i ciclisti in sicurezza sul lato nord della via è quella di ridurre al minimo la larghezza delle corsie di marcia per le auto (5,50 metri in totale) per guadagnare spazio per allargare il marciapiede che in questo tratto sarà ad uso promiscuo per pedoni e ciclisti. Il marciapiede ad uso promiscuo è accettabile in quanto copre un breve tratto di tutta la direttrice in cui non è possibile ricavare uno spazio dedicato a una pista o corsia ciclabile riservata.

3 – Intersezione con via Piatti e via del Molino, l'attraversamento è da migliorare, il ciclista è costretto a utilizzare il marciapiede (troppo stretto per convivere pacificamente con i pedoni) o a condividere la rotonda con le automobili.

A questo proposito è utile indicare una corsia ciclabile ad uso promiscuo con il traffico veicolare nella parte più esterna della carreggiata all’interno della rotonda. Questa soluzione non comporta vincoli di metratura e allo stesso tempo rende visibile agli automobilisti la presenza di una corsia preferenziale per le biciclette.

4 – l'attraversamento di via Boch è migliorabile segnalando in maniera evidente (vernice rossa a terra e segnaletica verticale) la presenza della corsia cicliclabile.

5 – andando verso l'esterno della città, in direzione Cumiana/Pinerolo, la ciclabile si interrompe per qualche centinaio di metri prima che inizino via Cappella e via Berchet. In questa zona è necessario prevedere una corsia riservata in sede protetta anche perché le caratteristiche di questo tratto sono extraurbane. Come alternativa di utilizzo immediato si può segnalizzare una bretella su strade secondarie percorrendo via Marchile Cappella e via Monte Orsiera come indicato nella mappa.


Commenti

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2016-10-09 09:57:59
Sottolineo anch'io l'importanza del punto 2 e concordo con le soluzioni proposte.
2016-10-09 09:45:03
Secondo me il punto 5 è particolarmente importante anche perchè riguarda il collegamento con la cilcabile che va a Pinerolo. Propongo di prevedere una qualche forma di Protezione lungo via Orsiera e VIa Marchile Cappella sino a Via Parini. E' un tratto in cui le automobili tendono ad andare veloci e, soprattutto tra via Goldoni e via Parini, la carreggiata si riduce di dimensioni.